Le agevolazioni per l’acquisto della casa in classe energetica A sono destinate a terminare a fine 2023. La scorsa legge di Bilancio aveva previsto una detrazione dall’Irpef del 50% dell’Iva pagata per le persone fisiche che nell’anno in corso avrebbero comprato un’abitazione ad alta efficienza energetica di classe energetica più efficiente (A o B). Ma senza proroghe questo beneficio scadrà il 31 dicembre.
Acquisto casa classe energetica A
La legge di Bilancio 2023 ha stabilito all’articolo 1, comma 76:
“Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, si detrae dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, il 50 per cento dell’importo corrisposto per il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto in relazione all’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente, cedute da organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) immobiliari o dalle imprese che le hanno costruite. La detrazione di cui al primo periodo è pari al 50 per cento dell’imposta sul valore aggiunto dovuta sul corrispettivo di acquisto ed è ripartita in dieci quote costanti nel periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi”.
Ad oggi, a quanto pare, tale agevolazione non verrà rinnovata. Questo significa che per godere delle agevolazioni per l’acquisto della casa in classe energetica A si hanno ancora due mesi di tempo. Dopo il 31 dicembre 2023 non sarà più possibile acquistare un’abitazione ad alta efficienza energetica di classe energetica A o B beneficiando di una detrazione dall’Irpef del 50% dell’Iva.
Quali bonus ci sono nel 2024?
In attesa di capire i contorni definitivi della legge di Bilancio 2024, vediamo quali sono i bonus che – secondo quanto previsto al momento – rimarranno anche il prossimo anno.
Superbonus 70 per cento
Dal 2024 il superbonus da 90 passa a 70 per cento. L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione al 70% nel 2024 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Bonus ristrutturazione 2024
Ad oggi, è possibile detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
Rientrano nella manutenzione straordinaria gli interventi di installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, interventi finalizzati al risparmio energetico, recinzione dell’area privata, costruzione di scale interne; nel restauro e risanamento conservativo rientrano gli interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado, l’adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali; nella ristrutturazione edilizia rientrano la demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente, la modifica della facciata, la realizzazione di una mansarda o di un balcone, la trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, l’apertura di nuove porte e finestre, la costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Ecobonus 2024
La ristrutturazione edilizia con il bonus al 65%, secondo quanto attualmente previsto, è possibile per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, per la maggior parte degli interventi che rientrano nell’ecobonus la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%.
Il beneficio consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, la cui entità varia a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui lo stesso è stato effettuato. Gli interventi devono essere eseguiti su unità immobiliari e su edifici o parti di edifici esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali.
Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche consiste in una detrazione fiscale del 75% per i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti. In base all’ultima proroga, l’agevolazione resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025. La detrazione prevista per il bonus barriere architettoniche deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo. Possono beneficiare del bonus barriere architettoniche persone fisiche, condomìni o imprese.
Bonus mobili 2024
Se l’immobile è oggetto di ristrutturazione, è poi possibile beneficiare del bonus mobili, che è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
La detrazione è possibile per chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Sismabonus 2024
Il sismabonus è destinato ai contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici. La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali. La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.
Fino al 31 dicembre 2024 spetta una detrazione del 50%, che deve essere calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è più elevata (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%).
Bonus verde 2024
Per chi, infine, vuole sistemare a verde le aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzare pozzi o coperture a verde e di giardini pensili, c’è il bonus verde. L’agevolazione prorogata al 2024 è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute che deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.