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"Soddisfare le vostre esigenze è il nostro successo"

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15-07-2022

Crisi governo Draghi, ministri 5S al bivio e oggi nuovo vertice. Di Maio "Andare avanti è difficile". E Renzi lancia petizione per il bis

Il Movimento non vota la fiducia al Senato, il presidente del Consiglio al Colle due volte, poi ai ministri comunica la decisione di mollare: "La maggioranza non c'è più". Il capo dello Stato non accetta e lo invita a presentarsi in Parlamento il prossimo 20 luglio. Letta: "Abbiamo cinque giorni per convicerlo a restare". Per la Lega si può tornare al voto.

Lo strappo c'è stato, come annunciato. Ieri il M5S non ha votato la fiducia al Senato sul dl Aiuti. E oggi è previsto un nuovo Consiglio nazionale dei vertici grillini per trovare un accordo definitivo per l'appuntamento di mercoledì e intanto si valuta il ritiro dei tre ministri del Movimento (Stefano Patuanelli, Federico D'Incà e Fabiana Dadone). Il premier Mario Draghi ha annunciato le dimissioni durante un Cdm parecchio teso: "La maggioranza non c'è più", ha detto. E per la seconda volta è tornato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ufficializzare la decisione. Ma il capo dello Stato le ha respinte, invitandolo a presentarsi mercoledì alle Camere. La trattativa per farlo restare è iniziata. Il M5S è in tilt e perde altri pezziEnrico Letta non vuole mollarlo: "Abbiamo cinque giorni per convincerlo a restare". Il centrodestra è alla ricerca di una linea comune: la Lega non esclude di andare alle urne. Luigi Di Maio è il primo, questa mattina, a commentare la complicata e faticosa giornata di ieri: "Il governo Draghi e la coalizione che lo sosteneva deve andare avanti, ma in questo momento la vedo molto molto difficile", ha detto il ministro degli Esteri a Rtl 102,5. Mentre Matteo Renzi ha lanciato una petizione per chiedere il Draghi bis.

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